Per quanto riguarda l’IO3, gli insegnanti coinvolti nel progetto della regione della Muntenia meridionale (che hanno contribuito alla compilazione del questionario MYSS), hanno mobilitato studenti e genitori, si sono adattati alle reali condizioni di crisi e hanno elaborato proposte costruttive di formazione interattiva a distanza. Il personale docente è stato coinvolto in varie attività di apprendimento, webinar, scambio di buone pratiche, studio di nuovi metodi operativi per l’apprendimento interattivo a distanza, sviluppo di nuove guide metodologiche. Per la maggior parte di loro, tuttavia, la scuola online, fin dall’inizio della pandemia, è stata un momento difficile, che ha causato tensioni e frustrazioni, manifestatesi inaspettatamente. Molti erano impreparati alla gestione della crisi, avevano poche risorse e strumenti digitali per adattarsi all’istruzione online. Gli insegnanti hanno fatto un doppio sforzo per studiare e utilizzare le nuove tecnologie di apprendimento online.
La loro preparazione è stata molto più complessa rispetto all’istruzione tradizionale. Hanno dovuto preparare diversi materiali visivi (video, PPT, ecc.) per facilitare l’apprendimento online. Inoltre, la maggior parte degli intervistati ha affermato che nell’apprendimento a distanza si ottengono risultati migliori se le attività vengono svolte in piccoli gruppi (4-15 persone) e risulta molto più difficile in gruppi più numerosi (oltre 15-20 persone). Gli insegnanti hanno sottolineato che nel processo di organizzazione della formazione a distanza si sono gradualmente adattati alle condizioni specifiche create dalla crisi. Hanno detto di aver imparato a comunicare in modo più efficace e a relazionarsi meglio con gli studenti, coltivando la fiducia reciproca, ottenendo anche una maggiore sicurezza in se stessi.
Una volta tornati a scuola, gli insegnanti hanno iniziato a contribuire alla modernizzazione del processo di apprendimento: la maggior parte degli insegnanti pone maggiore enfasi sullo sviluppo delle competenze degli studenti e si concentra meno sull’assimilazione dei contenuti; amplia lo spettro delle attività, principalmente di natura interattiva; utilizza vari strumenti digitali; sostituisce la lavagna tradizionale con quella interattiva; sviluppa e risolve i problemi con l’aiuto di un computer e di alcune applicazioni, amplia la comunicazione con genitori e studenti, ecc.
Gli insegnanti hanno parlato inoltre della propria comunicazione con gli studenti, che all’inizio avveniva tramite e-mail e telefono, gruppi Messenger e chat, creati anche prima della crisi. Con lo sviluppo degli strumenti di apprendimento a distanza (come i moduli e la piattaforma online MYSS), gli strumenti classici sono stati superati dalle piattaforme online Zoom, Google Classroom, Moodle. Di conseguenza, è stato possibile capitalizzare meglio l’intelligenza dei bambini e sviluppare le loro competenze.
Anche i genitori hanno contribuito a sostenere i propri figli, ma spesso hanno avanzato richieste infondate agli insegnanti, convincendosi gradualmente che il proprio figlio avesse bisogno di maggiore attenzione e di spiegazioni aggiuntive. Hanno compreso meglio il ruolo dell’insegnante nell’organizzazione del processo di apprendimento sia tradizionale che a distanza.