La digitalizzazione ha dato a tutti la possibilità di accedere ad un’educazione di qualità, senza limiti geografici o temporali, ma in questo processo di democratizzazione diventa necessario identificare delle linee guida, per imparare a muoversi in maniera sicura ed efficace all’interno di questa nuova dimensione. È così che nasce il concetto di digital citizenship (“cittadinanza digitale”), ad indicare comportamenti etici e responsabili nell’utilizzo delle nuove tecnologie, fondamentali in quanto i numerosi benefici di questi mezzi vanno di pari passo con le sfide e minacce della rete. Per questo motivo, le istituzioni educative assumono un ruolo fondamentale nell’educare gli utenti, insegnando loro come trarre il massimo dal mondo digitale.
L’educazione online offre accessibilità e flessibilità, permettendo a chi ne usufruisce di accedere ai corsi in ogni luogo e momento, cosa fondamentale in modo particolare per coloro che si scontrano con barriere geografiche, disabilità fisiche, o che hanno un tempo limitato da dedicarvi. La stessa scelta di corsi erogati è molto più ampia, il che incoraggia gli allievi a coltivare i loro interessi e ambizioni, senza lasciarsi limitare o dipendere obbligatoriamente dalle istituzioni locali. Inoltre, la possibilità di gestire i propri tempi di apprendimento, e la possibilità in generale di personalizzare il proprio percorso, rispetta i diversi stili e preferenze, migliorando il rendimento, la comprensione e la memorizzazione dei contenuti. Infine, la natura interattiva delle piattaforme di apprendimento virtuali, come MYSS (MY Smart School), promuove la collaborazione e lo scambio di idee tra studenti dai background più diversificati, attraverso classi virtuali e discussion boards.
Come già accennato, tutti questi vantaggi implicano anche delle sfide che necessitano lo sviluppo di skills legate alla cittadinanza digitale, quali l’alfabetismo digitale e l’utilizzo etico della tecnologia. È importante imparare a navigare le piattaforme digitali in maniera responsabile, nel rispetto delle proprietà intellettuali e con la consapevolezza delle minacce alla cyber security. Integrando un’educazione civile digitale nei corsi online, le istituzioni possono fornire le skills necessarie a muoversi nel mondo digitale, in particolare sviluppando un senso di responsabilità e pensiero critico, che permettano di valutare informazioni sulle fonti, riconoscere errori, e comprendere le implicazioni delle digital footprints. Diventare un bravo cittadino digitale significherebbe anche imparare a partecipare rispettosamente a discussioni online, ed essere capaci di collaborare con propri pari provenienti da diversi contesti.
Le istituzioni educative hanno una parte cruciale nel promuovere la cittadinanza digitale tra coloro che studiano online. Corsi sull’alfabetizzazione digitale incentrati su regole comportamentali, pensiero critico, valutazione delle informazioni e etica digitale, sono facilmente integrabili nei normali curricula, collegando svariate discipline. Il loro ruolo può anche consistere nella sensibilizzazione al cyber bullismo, e all’importanza del proteggere le proprie informazioni personali online. Infine, per promuovere un uso etico delle risorse digitali, è importante formare e informare sulla protezione delle identità digitali, delle leggi sul copyright, e sulle giuste modalità di citazione delle fonti. Mentre l’educazione online continua a ridisegnare la mappa del sistema educativo, è importante fornire ai cittadini digitali le giuste modalità per abitare il mondo digitale, rendendolo così più sicuro e accessibile per tutti.